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L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica il volume "Commercio in Alto Adige". Le imprese commerciali nel 2007 erano pari a 8.935, ossia oltre il 21,1% delle aziende orientate al mercato a scopo di lucro, senza prendere in considerazione l’agricoltura. Il commercio al dettaglio si configura come la più importante tipologia di attività commerciale in provincia, tuttavia, anche il commercio all’ingrosso svolge un ruolo di primo piano. Nel 2007 erano presenti 3.753 grossisti contro 4.243 rivenditori al dettaglio.

Nell’anno 2008 in Alto Adige si contano 41.112 piccole e medie imprese, per un totale di 131.650 addetti. Le imprese hanno registrato un fatturato di 18,8 miliardi di euro, dal quale scaturisce un valore aggiunto pari a 5,5 miliardi di euro. Il valore aggiunto delle piccole e medie imprese ammonta al 31,6% del PIL provinciale. Questi e altri risultati si trovano nel notiziario "Piccole e medie imprese - 2008", diffuso dall’Istituto Provinciale di Statistica (ASTAT).

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia Autonoma di Bolzano, sulla base delle segnalazioni dei singoli comuni, diffonde le tariffe comunali sull’abitazione e le imposte locali relative all’anno 2011. Nel 2011 una famiglia tipo sostiene mediamente una spesa di 417,81 € per le tariffe comunali analizzate, corrispondente al 2,0% in più rispetto all’anno passato. La tariffa più alta riguarda il servizio di fognatura e depurazione, con un valore medio di 210,85 €.

L’Istituto provinciale di statistica (Astat) comunica che nel 2° trimestre 2011 le esportazioni altoatesine sono ammontate a 919,3 milioni di euro, registrando una crescita pari al 12,5% rispetto al 2° trimestre 2010. Anche la dinamica congiunturale, influenzata dalla stagionalità dei flussi di esportazione, evidenzia un miglioramento lieve, pari all’1,7%. Un contributo particolarmente rilevante alla variazione positiva è dato da Francia (+26,1%) e Spagna (+17,5%), così come dai paesi dell’Est dell’Unione, tutti con incrementi a due cifre.

In occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2011/2012 l’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia di Bolzano a fine agosto ha effettuato per la prima volta una rilevazione sui prezzi del materiale scolastico. È stato analizzato un carrello della spesa di 30 prodotti, il quale oscilla, nel costo complessivo, tra i 60 € e i 100 €. Il costo dei libri scolastici obbligatori per la terza classe di un campione di istituti superiori della provincia varia tra i 200,15 euro di un istituto commerciale ai 512,95 euro di un liceo.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) rende noto che nel 2° trimestre 2011 il tasso annuo effettivo globale (TAEG) relativo ad un mutuo ipotecario di 150.000 euro a 20 anni, con rate semestrali e tasso variabile, ha fatto registrare un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010, attestandosi su di un valore medio del 3,7%. Rimangono stabili i tassi sui conti correnti, mentre quelli sui depositi sono in leggera crescita. In ripresa anche i prestiti erogati a famiglie (+7,9%) e imprese (+5,5%) altoatesine.

Nell’anno formativo 2010/11 8.577 studenti frequentano uno degli istituti professionali presenti sul territorio provinciale. 5.226 sono iscritti a corsi di formazione professionale a tempo pieno e 3.351 frequentano corsi per apprendisti. L’82,4% degli studenti frequenta un istituto in lingua tedesca o ladina, mentre il 17,6% frequenta istituti in lingua italiana.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica il volume "Attività edilizia e mercato immobiliare in provincia di Bolzano 2010". Nel 2010 sono stati concessi e ritirati permessi di costruire per una cubatura di 4,1 milioni di m³ (+9,1% rispetto al 2009), sono state esaminate dai competenti uffici provinciali 2.058 domande di contributo per nuova costruzione, acquisto e recupero della prima casa (+2,8%), e sono state presentate presso l’IPES 5.014 domande di alloggio in affitto. I valori degli immobili a uso abitativo oscillano tra 4.003 e 5.194 euro/m² a Bolzano, e, in media, tra 2.486 e 3.370 euro/m² nel resto della provincia.

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT diffonde per la prima volta uno studio sui flussi di denaro che gli immigrati inviano nei propri paesi d’origine. Secondo i dati della Banca d’Italia, tra il 2005 e il 2010, le rimesse estere degli immigrati in Alto Adige hanno subito un incremento del 132,2% superando nel 2010 i 28,7 milioni di euro, cifra pari allo 0,16% del PIL. Nel 2010 i principali paesi beneficiari delle rimesse in Alto Adige sono stati Pakistan, Marocco e Perù.

Dall’Indagine Multiscopo annuale 2011, condotta dall’Astat per conto dell’Istat, emerge come tutti i mezzi di trasporto pubblico dell’Alto Adige abbiano registrato un aumento di utenti; gli incrementi - in soli tre anni - vanno dai 7 punti percentuali degli autobus agli oltre 10 punti dei treni. Elevato il livello di soddisfazione per gli autobus urbani e per le corriere extraurbane, mentre i treni - meno soddisfacenti - mostrano in ogni caso, per tutti gli aspetti presi in considerazione, decisi segnali di miglioramento.