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L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) diffonde per la prima volta i dati relativi alla spesa pubblica per l’ambiente in provincia di Bolzano. Con riferimento al quinquennio 2002-2006, si registrano investimenti diretti alla protezione ambientale oscillanti tra 223 e 199 milioni di euro all’anno. La Provincia autonoma di Bolzano denota competenze in tutte le classi di attività considerate, mentre gli impegni dei Comuni sono focalizzati verso la tutela delle acque e la gestione dei rifiuti.

Da un indagine telefonica condotta dall’ASTAT emerge che le prove d’allarme del 10 ottobre 2007 condotte dalla Protezione civile sono state avvertite dall’87% delle famiglie altoatesine. Il segnale di allertamento è stato percepito in modo più forte - meno invece quello di allarme e quello di fine pericolo. Il 79% delle famiglie era già a conoscenza delle prove prima che queste venissero svolte; in conseguenza quasi tre quarti delle famiglie non si sono preoccupati.

Nel ciclo di articoli dedicati dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) al monitoraggio della strategia di Lisbona, viene analizzato un aspetto prioritario degli interventi e dei programmi comunitari, cioè la coesione sociale. In questo ambito la provincia di Bolzano presenta un tasso di disoccupazione di lunga durata estremamente esiguo ed una quota di rischio povertà attorno al 15%, inferiore al valore nazionale e comunitario.

In occasione della giornata internazionale dell’uomo, l’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) richiama l’attenzione degli uomini altoatesini sui fattori specifici di rischio connessi alla loro salute. La speranza di vita maschile è di 5 anni e mezzo inferiore a quella femminile. Gli uomini prediligono uno stile di vita più a rischio e sono decisamente più soggetti agli incidenti.

In base ad una rilevazione effettuata dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), le fondazioni attive in provincia di Bolzano al 31 dicembre 2005 sono 36. Per la maggior parte trattasi di fondazioni di recente costituzione: quasi la metà (17 su un totale di 36) si è costituita nell’ultimo decennio, il 27,8% nel periodo 1976-1995 ed il 25,0% prima del 1976.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia di Bolzano, presso l’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), diffonde le quotazioni del minipaniere provinciale (40 articoli suddivisi in 4 capitoli di spesa) per il mese di luglio: http://www.provincia.bz.it/osservatorio-prezzi. La rilevazione che in precedenza aveva interessato solamente i 6 comuni maggiori (Bolzano, Bressanone, Brunico, Merano, Innsbruck e Trento) è stata estesa ad ulteriori 12 comuni campionati in ambito provinciale e aggregati in funzione della loro classificazione tipologica in: centri turisticamente intensivi (Badia, Nova Levante, Rio di Pusteria e Tirolo), centri principalmente non turistici (Campo Tures, Egna, Silandro e Vipiteno) e centri marginali (Falzes, Luson, Sarentino e S.Leonardo in Passiria).

In base ad una rilevazione effettuata dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), le cooperative sociali attive in provincia di Bolzano al 31 dicembre 2005 sono 77. Il 64,9% di esse eroga servizi socio-sanitari ed educativi, il 31,2% si occupa di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati ed il restante 3,9% è rappresentato da consorzi.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia di Bolzano, presso l’Istituto provinciale di statistica - ASTAT, diffonde i prezzi dei prodotti e servizi contenuti nel sottopaniere rilevati nel mese di luglio (complessivamente 42 quotazioni). Valori di dettaglio per tutte le tipologie di prezzo dei principali centri provinciali, più Innsbruck e Trento, sono disponibili sul sito dell’Osservatorio prezzi: http://www.provincia.bz.it/osservatorio-prezzi/default.asp

Sempre meno figli e più tardi. Nel 2006 sono state registrate nelle anagrafi comunali della provincia di Bolzano 5.409 nascite, quasi la metà dei nati del 1965, anno in cui si raggiunse il massimo storico. Complessivamente dal 1990 al 2006 la fecondità oltre i 30 anni è arrivata a costituire il 58,3% della fecondità complessiva rispetto ad una quota del 44,1% del 1990 e, per classi di età, l’incremento maggiore si è osservato nella classe 35-39 anni. Ciò emerge da un notiziario dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica per la prima volta dati relativi alle seconde case presenti in provincia di Bolzano. Con riferimento all’anno 2006, si contano 10.526 seconde case, con una superficie utile media di 64,42 m². Oltre la metà delle seconde case (52,6%) appartiene a cittadini italiani (escludendo i residenti in Alto Adige), il 25,5% agli altoatesini ed il 19,0% a proprietari di nazionalità tedesca.