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In un fascicolo predisposto congiuntamente dall’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) e dall’ASTAT (Istituto provinciale di statistica) vengono diffusi i risultati definitivi del Censimento della popolazione 2011. Al 9 ottobre 2011 la popolazione residente nella provincia di Bolzano è pari a 504.643 individui. La densità abitativa è di 68,2 abitanti per km². Nel periodo intercensuario 2001-2011 la popolazione è aumentata di circa 41.644 unità (+9%), con un forte contributo (25.000 unità) della componente straniera.

L’istituto provinciale di statistica ASTAT ha pubblicato il nuovo Manuale demografico per la provincia di Bolzano. Le circa 200 pagine della pubblicazione informano in merito ai numerosi fenomeni che incidono sulla crescita e sulla composizione della popolazione altoatesina. Il numero di abitanti in Alto Adige continua a crescere. Solo in parte questo può essere ricondotto al saldo naturale positivo. I giovani altoatesini convolano a nozze sempre più tardi ed in media mettono al mondo meno figli rispetto alla generazione dei propri genitori. Ormai sono i flussi migratori che incidono maggiormente sulla crescita della popolazione.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno accademico 2011/12 gli altoatesini iscritti presso le università italiane ed austriache sono 11.842, di cui 1.895 neoimmatricolati. 2.204 studenti altoatesini si sono laureati nelle università italiane ed austriache nell’anno di studi 2010/11 ovvero nell’anno solare 2011.

L’ASTAT rende noto che durante il secondo semestre del 2012 sono stati ritirati permessi di costruire per una cubatura complessiva di 1.189 mila m³, con una diminuzione del 26,8% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le opere ultimate evidenziano un dimezzamento, passando da 1.603 mila m³ a 753 mila m³ (-53,0%). I dati dell’attività edilizia costantemente aggiornati sono disponibili sul sito internet dell’ASTAT www.provincia.bz.it/astat all’interno del Barometro congiunturale.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) diffonde i risultati relativi alla stima del Prodotto Interno Lordo (PIL) provinciale al 2012 e la relativa previsione per l’anno 2013. Nel 2012 il PIL in Alto Adige è diminuito dello 0,7%, mentre l’economia in Germania e Austria è cresciuta rispettivamente dello 0,7% e dello 0,8%. La difficile congiuntura italiana (-2,4%) ed il contesto di incertezza inducono, per il 2013, ad una previsione di sostanziale stagnazione o al più di una leggera contrazione del PIL altoatesino (-0,2%).

Dai dati dell’Istituto Provinciale di Statistica - ASTAT, provenienti dall’indagine "Multiscopo - Aspetti della Vita Quotidiana 2012", emerge come il problema dell’obesità in Alto Adige sia abbastanza limitato (riguarda il 7,2% della popolazione) soprattutto se lo si confronta con le altri regioni europee. Molti uomini però sono in sovrappeso. Riguardo alle abitudini alimentari, queste differiscono sempre tra uomini e donne, con le seconde regolarmente più "virtuose" dei primi.

Secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), nell’anno 2012 in provincia di Bolzano sono 108.700 le donne occupate e 136.500 gli uomini occupati. La percentuale dei lavoratori a tempo determinato su tutti i lavoratori dipendenti ammonta al 15,7%. 10.600 sono le persone in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione del 4,1% (7,1% nel capoluogo provinciale e 15,8% tra i residenti extracomunitari).

Dai dati dell’Istituto Provinciale di Statistica - ASTAT, provenienti dall’indagine "Multiscopo - Aspetti della Vita Quotidiana 2012", emerge come un altoatesino su 5 fumi. I maschi fumano più spesso ed in maggiore quantità rispetto alle donne. La cadenza del fumo è quasi sempre quotidiana, per una media di 11,7 sigarette al giorno. Con l’età la percentuale di fumatori cala, ma aumenta il numero di sigarette fumate al giorno.

L’Istituto provinciale di statistica - ASTAT approfondisce la tematica del consumo ed abuso di alcol, diffondendo anche dati riferiti alle altre regioni italiane. Inoltre chiarisce il ruolo della statistica ufficiale nello studio dei fenomeni sociali.

In occasione dell’Equal pay day, che in Alto Adige viene tenuto il 20 aprile, l’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) diffonde alcuni dati relativi alle retribuzioni corrisposte ai dipendenti del settore privato. Mediante l’utilizzo di una fonte ufficiale (INPS) si può accertare l’esistenza di un differenziale retributivo tra i lavoratori e le lavoratrici (gender pay gap). Differenziali nelle retribuzioni sono notevolmente influenzati da caratteristiche quali la quota di lavoro part time, il settore economico, l’età e la tipologia contrattuale.