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Da oggi è disponibile (online) l’edizione 2017 del volume "Alto Adige in cifre". L’opuscolo offre un’anteprima generale di dati statistici relativi alla provincia di Bolzano, che saranno poi ripresi ed ampliati nel nostro Annuario statistico che verrà pubblicato a breve. L’Alto Adige in cifre è stato redatto anche nella versione ladina e inglese.

Dall’Indagine multiscopo sulle famiglie, condotta nel 2017 dall’ASTAT in collaborazione con l’ISTAT, emerge che il 72,7% degli altoatesini si sente molto o abbastanza sicuro nella zona in cui vive quando è buio. Il 20,4% degli intervistati al contrario si sente poco sicuro o per niente sicuro. Mentre nelle zone rurali fenomeni come prostituzione, consumo di droga, vagabondaggio e vandalismo sono raramente notati, nelle città sono molto più presenti.

Cosa intendono gli altoatesini per famiglia e come vivono? Quali ambiti della vita ritengono importanti e quanto soddisfatti sono con loro? Che opinioni hanno in merito al rapporto di coppia, ai figli, alla religione e quali sono i loro progetti di vita? Come conciliano famiglia e lavoro? Che tipo di sostegno desidererebbero? A tutte queste e tante altre domande risponde in maniera esauriente l’indagine sulle famiglie 2016.

Sulla base dei dati pubblicati da Istat e Eurostat per il 2016, Astat offre una analisi di alcuni dei maggiori aggregati di contabilità nazionale per il periodo 2007-2016, riguardo sia alla dinamica interna, sia nel confronto internazionale. Dopo la crisi del 2013, il tasso di crescita del Pil è sempre stato positivo e nel 2016 ha raggiunto il 2,2%.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) rende noto che nel 2° semestre 2017 in Alto Adige sono stati dichiarati 25 fallimenti. Il totale annuo ammonta a 59 procedimenti avviati, valore in aumento rispetto al 2016 (56 fallimenti). Sono state registrate 1,3 procedure ogni 1.000 imprese. I settori più colpiti sono l’Industria e le Costruzioni rispettivamente con 19 e 13 procedimenti concorsuali aperti. Nel 2017 sono stati adottati 64 provvedimenti di chiusura.

Utilizzando le informazioni messe a disposizione dall’INPS riguardanti il lavoro dipendente in provincia di Bolzano, l’Astat diffonde alcuni dati relativi alle retribuzioni corrisposte ai dipendenti del settore privato e calcola l’esistenza del differenziale retributivo tra lavoratrici e lavoratori, il cosiddetto Gender Pay Gap. Le cause di tale differenziale non sono però sempre chiaramente individuabili. Considerando i rapporti di lavoro a tempo pieno il differenziale retributivo è del 17,2% a svantaggio delle donne. Differenziali nelle retribuzioni sono notevolmente influenzati da caratteristiche quali l’anzianità di servizio, la quota di lavoro part-time, il settore economico e la tipologia contrattuale.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno scolastico 2017/18 sono 19.765 gli studenti che frequentano una scuola superiore, denominata ufficialmente scuola secondaria di II grado, dell’Alto Adige. I ripetenti sono complessivamente 1.365 e gli studenti senza cittadinanza italiana sono 1.664, vale a dire 8,4 ogni 100 iscritti.

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT comunica che nel 2015 le imprese attive nell’industria e nei servizi di mercato sono 43.628 e occupano 183.129 addetti, di cui 129.222 dipendenti. Il valore aggiunto continua a crescere e raggiunge 10,5 miliardi di euro (+5,5% rispetto all’anno precedente). Gli investimenti invece sono in discesa (-13,0% rispetto all’anno precedente). La provincia di Bolzano con un valore aggiunto per addetto pari a 57,2 mila euro si attesta in cima alla classifica delle regioni italiane.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno scolastico 2017/18 sono 17.337 gli alunni che frequentano una delle 89 scuole medie, denominate ufficialmente scuole secondarie di I grado, dell’Alto Adige. Gli alunni ripetenti sono complessivamente 327. Nell’anno scolastico in corso sono 1.927 gli alunni senza cittadinanza italiana iscritti nelle scuole medie altoatesine, vale a dire 11,1 ogni 100 iscritti.

In occasione della giornata internazionale dei migranti l’Istituto provinciale di statistica - ASTAT pubblica alcuni dati sia a livello globale che locale sulle dinamiche migratorie transnazionali. In tutto il mondo circa 244 milioni di persone vivono al di fuori del loro paese di origine. Il numero di sfollati e profughi è di 65,6 milioni. Dal 2015, anno dell’inizio della crisi dei rifugiati, l’Unione Europea ne ha accolti circa 2,6 milioni. In Alto Adige i saldi migratori sono in calo. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, alla data del 31.12.2015, ammontano a circa 40.000 i cittadini italiani (e loro discendenti) che erano residenti in Alto Adige e ora sono all’estero. Circa 47.000 sono invece i cittadini stranieri che vivono in provincia di Bolzano.