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L’ASTAT rende noto che durante il secondo semestre del 2017 sono stati ritirati permessi di costruire per una cubatura complessiva di 1.485 mila m³, in calo rispetto allo stesso periodo del 2016 (-17,9%). In leggero aumento le opere ultimate, passate nel periodo da luglio a dicembre 2017 da 985 mila m³ a 1.088 mila m³ (+10,5%). Il dato complessivo annuale del 2017 evidenzia invece un aumento dei permessi di costruire ritirati (+10,9%) e un calo per le opere ultimate (-8,4%). I dati dell’attività edilizia costantemente aggiornati sono disponibili sul sito internet dell’ASTAT http://astat.provincia.bz.it/ all’interno del Barometro congiunturale.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della provincia autonoma di Bolzano diffonde i prezzi rilevati nel mese di marzo 2018, relativi a una gamma di prodotti provenienti dai principali gruppi di spesa delle famiglie, quali l’alimentare, la ristorazione e i trasporti.

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT presenta alcuni dati sugli stili alimentari degli altoatesini, raccolti attraverso l’Indagine "Multiscopo - aspetti della vita quotidiana - 2017", condotta dall’ASTAT in collaborazione con l’ISTAT. Il pranzo è il pasto principale e viene consumato prevalentemente a casa. Nove altoatesini su dieci fanno una colazione adeguata, sei su dieci prestano attenzione al consumo di sale e sette su dieci usano quello iodato. Il 12% dei maggiorenni beve alcolici fuori dai pasti una o più volte alla settimana.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) stima l’incremento del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 2017 per la provincia di Bolzano pari all’1,7%. Per il 2018 l’analisi congiunturale prevede un aumento del 2,5%. Lo sviluppo congiunturale dell’Alto Adige è sostenuto dalla crescita economica mondiale.

Dagli anni Novanta a oggi, le famiglie unipersonali sono aumentate fino a diventare la forma familiare più diffusa. Mentre negli anni Settanta rappresentavano il 13,6% di tutte le famiglie, nel corso del tempo sono diventate la percentuale nettamente maggiore (36,2%). Complessivamente sono 80.265 gli altoatesini che vivono da soli al 31.12.2017. Tra questi, solo l’8,1% ha un’età sotto i 30 anni, il 37,2% è costituito da anziani. Anche l’attività edilizia reagisce a questo sviluppo: si registra un calo delle abitazioni a più locali e grande superficie abitabile.

L’Osservatorio prezzi e tariffe della Provincia Autonoma di Bolzano pubblica i prezzi rilevati nel 2017 per una serie di prodotti, scelti dai principali raggruppamenti di spesa delle famiglie come alimentari, ristorazione e trasporti. Nel confronto con i capoluoghi vicini, Bolzano è più cara di Trento per i prodotti alimentari, ma non nella ristorazione. Innsbruck è la più conveniente per quel che riguarda i carburanti.

L’istituto provinciale di statistica ASTAT comunica che sono 29.133 i permessi di soggiorno validi al 31.12.2016 per stranieri extracomunitari in provincia di Bolzano (elaborazione dati dall’archivio del Ministero degli Interni). La maggior parte dei titolari di un permesso di soggiorno proviene da paesi europei non appartenenti all’UE (46,7%), un quarto proviene dall’Asia (26,4%) e il 19,5% dall’Africa. I motivi principali della loro presenza in Alto Adige sono motivi familiari (50,9%) e l’esercizio di un’attività lavorativa (40,8%).

Nell’anno formativo 2017/18 sono 10.535 gli alunni che frequentano uno degli istituti professionali presenti sul territorio provinciale. 7.182 sono iscritti a corsi di formazione professionale a tempo pieno e 3.353 frequentano corsi per apprendisti. I maschi prediligono da sempre l’indirizzo "Artigianato ed industria", le femmine il settore "Alberghiero ed alimentare".

Nel 2017, secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), il tasso di attività tra i 15 e i 64 anni è pari al 75,3%. Le persone in cerca di occupazione sono 8.000, con un tasso di disoccupazione del 3,1% (5,6% nel capoluogo provinciale e 14,3% tra i residenti extracomunitari). Tra i lavoratori dipendenti il 16,5% lavora con contratti a tempo determinato.

Nel 2014 in Alto Adige si contano 43.546 piccole e medie imprese, per un totale di 144.082 addetti. Le imprese hanno registrato un fatturato di 23,1 miliardi di euro, dal quale scaturisce un valore aggiunto pari a 6,9 miliardi di euro. Il valore aggiunto delle piccole e medie imprese ammonta al 33,6% del PIL provinciale. Questi e altri dati si trovano nel notiziario "Piccole e medie imprese - 2014", diffuso dall’Istituto provinciale di Statistica (ASTAT).