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Nella stagione invernale 2009/10 i 10.235 esercizi ricettivi altoatesini hanno registrato 2,3 milioni di arrivi e 11,2 milioni di presenze. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il numero degli arrivi è incrementato del 2,7%, mentre le presenze, che nell’inverno 2008/09 avevano rilevato una flessione dell’1,2%, hanno recuperato crescendo del 2,1%. La performance dell’Alto Adige come destinazione invernale è risultata la migliore da sempre. Questi dati e altri interessanti risultati sui flussi turistici vengono diffusi dall’ASTAT nel notiziario "Turismo in Alto Adige - Stagione invernale 2009/10".

L’istituto provinciale di statistica ASTAT mette a disposizione online la raccolta di tabelle "Multiscopo sulle famiglie 2010". La raccolta offre una serie di dati sulla vita quotidiana delle famiglie: spostamenti quotidiani, attività settimanali, consumo di tabacco e alcolici, attività fisica e sportiva, personal computer e internet, stili alimentari nonché peso e statura della popolazione in provincia di Bolzano.

L’Istituto provinciale di statistica ASTAT presenta le proprie osservazioni riguardo alle note di stampa diffuse in merito al notiziario ISTAT sul livello dei prezzi nei capoluoghi regionali.

L’Istituto provinciale di statistica informa che è stata aggiornata la cartografia on-line della popolazione residente in provincia di Bolzano, iscritta presso le anagrafi comunali, situazione al 31.12.2009. Sul sito dell’ASTAT (http://www.provincia.bz.it/astat/it/popolazione/struttura-demografica.asp) possono essere consultate le cartine con i principali dati strutturali ed indicatori della popolazione e delle famiglie altoatesine, con riferimento territoriale al comune, alla comunità comprensoriale e all’azienda sanitaria.

L’ASTAT rende noto che nel 1° semestre 2010 in Alto Adige sono stati dichiarati complessivamente 33 fallimenti, tre in meno rispetto allo stesso periodo del 2009. Sono state aperte 0,8 procedure ogni 1.000 imprese, la maggior parte delle quali ha interessato il settore delle Costruzioni (12 fallimenti, pari a 2,3 sentenze dichiarative ogni 1.000 imprese). Nello stesso periodo sono stati chiusi 46 procedimenti.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) comunica che nell’anno accademico 2008/09 gli altoatesini iscritti presso le università austriache ed italiane erano 11.343, di cui 2.081 neoimmatricolati. 1.752 studenti altoatesini si sono laureati nell’anno di studio 2007/08 ovvero nell’ anno solare 2008.

Nell’inverno 2009/10 è stata condotta per la prima volta in Alto Adige una rilevazione degli scialpinisti e dei ciaspolatori. Fra gli sport invernali queste discipline stanno conquistando il favore di un numero sempre maggiore di persone, tanto è vero che in una sola giornata, domenica 21 febbraio, sono stati rilevati oltre 6.000 escursionisti. Tracciando un loro profilo emerge che in maggioranza si tratta di altoatesini, di sesso maschile e di media età. Ulteriori dettagli sono disponibili nel notiziario "Scialpinisti e ciaspolatori - Febbraio 2010" diffuso dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT).

Quasi 10.000 persone in cerca di lavoro. Secondo i dati dell’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), nel primo trimestre del 2010 in provincia di Bolzano il tasso di attività ammonta al 73,0%, mentre il tasso di disoccupazione si attesta al 3,3%. 5.500 donne e 3.900 uomini sono in cerca di lavoro.

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) ha rilevato in provincia di Bolzano nel 2009 90 organizzazioni che hanno svolto iniziative educative. Queste organizzazioni hanno attivato complessivamente 16.352 iniziative, per un totale di 286.175 partecipanti e 354.508 ore di lezione, in media 21,7 ore per evento organizzato.

Dall’Indagine Multiscopo sulle famiglie dell’ISTAT del 2010, condotta dall’Istituto provinciale di statistica (ASTAT), emerge che l’80,4% delle famiglie altoatesine è in possesso di un decoder per la televisione digitale terrestre. Nel 2009 era il 46,7% e nel 2008 il 40,9%. Il 62,3% degli intervistati guarda giornalmente la televisione dalle due alle cinque ore, il 2,9% oltre cinque ore e il 19,1% meno di due ore. Il 15,3% non riesce a stimare il tempo che passa davanti alla televisione.